Tenendo presente tutto ciò che è stato scritto negli articoli precedenti, dovrebbe apparire chiaro che chi desidera un prodotto artigianale vuole qualcosa di diverso dal punto di vista del rendimento e della personalizzazione. La possibilità di calibrare in maniera selettiva rigidità, tipo di sciancratura (raggio di curvatura della tavola) e grafica, è la prerogativa essenziale richiesta dall’utente di tale tipo di tavola. In questo modo, oltretutto, ogni persona in base alla propria altezza, peso corporeo, lunghezza del piede e stile di surfata, potrà scegliere assieme allo shaper, le misure ad esso più congeniali e calibrare in base al proprio stile la collocazione delle fibre e la loro disposizione. Infatti molte persone preferiscono tavole con rigidità maggiormente distribuita in zone differenti della tavola. C’è chi preferisce la tavola con curvatura costante, chi preferisce la tavola più rigida in coda o in punta. Anche la forma fisica, chiaramente, influenza tale scelta, in quanto tavole rigide richiedono masse muscolari più potenti ed allenate, nonché livelli tecnici elevati. Con il custom si può partire da tavole estremamente tenere fino ad arrivare a rigidità molo elevate.
Sinteticamente la differenza tra le due tavole, che dovrebbe essere già emersa più che ampiamente in questi articoli, riguarda:
- qualità dei materiali (ampio utilizzo di fibre di carbonio);
cristallizzazione delle resine molto accurata (elevate prestazioni massimali mantenute nel tempo);
- ricerca di solette sempre più performanti e veloci supportate da prove di scorrevolezza su neve;
- possibilità di scelta di misure alternative alla serie con variazioni dell’ordine anche di pochi millimetri;
- massima libertà espressiva in termini grafici.
Costruttore Francesco Soligo
Tratto da Carving Up © 2007
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