Scott Firestone, l'autore, termina il suo lavoro così: "il Carver's Almanac è una conoscenza perduta, un incrocio tra il Blue Book e il Necronomicon. E quando un carver inzia a leggerlo, di solito non riesce a fermarsi finchè non arriva all'ultima parola".
Il bello è che chi legge arriva a questa ultima parola dopo aver saltato lezioni, esami e riunioni di lavoro per averlo letto tutto d'un fiato proprio come predice, ma solo alla fine, l'autore.
Dal 2007 ad oggi sono cambiate diverse cose, le tavole sono più larghe, la punta si è squadrata, il camber è variabile, il piastrone sotto gli attacchi non esisteva, ma il Carver's Almanac rimane la fonte della conoscenza per tutto ciò che riguarda la tecnica. La conduzione in lamina chiamata "carving", ovvero l'arte di lasciare un solco semicircolare sulla neve ("to carve" = solcare).
Per chi ha una buona dimestichezza con l'inglese si tratta veramente di una lettura geniale, avvincente e incredibilmente utile. Qualche anno fa mi ero prefissato di tradurla in italiano e ne avevo anche parlato a Scott Firestone, ma dopo alcune decine di pagine sono stato sopraffatto dall'enormità dello sforzo. Da qualche parte ci sono ancora i file già realizzati, chissà che non riesca a trovare il modo e il tempo di finirlo.
Nel frattempo vi invito a rileggere, chi di voi non l'ha già fatto, gli insostituibili suggerimenti e consigli di quest'uomo che al carving ha dedicato, più di chiunque altro, la sua passione.
Grazie Scott.
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