venerdì 16 novembre 2007

SNOWBOARD CARVING

Se molti neofiti cadono nell'illusione televisiva del freestyler prima ancora di prendere in considerazione la tavola da pista, è anche perché non sanno dell'esistenza dello snowboard carving. La tecnica di discesa grazie alla quale è possibile scendere disegnando curve in accelerazione centrifuga-centripeta, inclinare la tavola e il corpo fino a sfiorare la superficie della pista e condurre sulle lamine in piega senza far mai derapare la tavola. Il tutto lasciando dietro di sé la classica traccia o solco nella neve (dall'Inglese to carve = solcare, incidere). È una disciplina che conta migliaia di appassionati in Germania, Svizzera, Francia, Austria, Canada, Stati Uniti e Giappone.
Questo blog nasce da un'idea di Andrea di Carving Up e del sottoscritto ed è dedicato alla comunità italiana dello snowboard carving. L'idea è quella di reperire e mettere a disposizione di tutti i carvers italiani le informazioni e le risorse che rendono possibile praticare anche da noi questo sport fantastico e nello stesso tempo mettere in contatto tra di loro le persone che hanno questa stessa passione. Con un paio di avvertenze: questo è un blog, quindi: 1) Ha un indirizzo non particolarmente breve e memorabile, e nel caso in cui lo si ritenga interessante è meglio metterlo subito tra i preferiti per evitare di ritrovarsi dopo qualche click, a ricercarlo invano; 2) Proprio in quanto blog ha un vantaggio enorme. Può essere liberamente e direttamente commentato (cliccando commenti qua sotto) permettendo a chiunque di intervenire in qualsiasi momento.
Questo in particolare è stato il motivo che ci ha portato a preferire il blog ad un sito statico, o un forum. Il blog li comprende entrambi dal momento che permette conversazioni in calce ad ogni articolo, e contiene anche tutte le sezioni e le informazioni statiche tipiche di un sito che ogni carver o aspirante tale, necessita di consultare.
Restiamo quindi in attesa dei vostri commenti e diamo un caloroso "bentrovati", è il caso di dirlo, a tutti i carvers italiani.

57 commenti:

Unknown ha detto...

Passate da Adventure, a Livigno. Hanno una decina di tipi di attacchi e tavole f2 (silberpfeil 495 EUR) e qualche scarpone DeeLuxe (bellissimi).

textman ha detto...

Grazie Hermes,

Aggiungo il rivenditore nell'elenco qui a destra...

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi! Son passati 10 anni dalla prima volta che ho messo la tavola ai piedi. Da due sono intenzionato a prendere un'attrezzatura da carving. Spulciando in rete, mi sono soffermato su queste due attrezature: Swoard e Coiler. Qualcuno ha avuto il piacere di provarle? Qual'è il vostro parere? Qualche altra tavola da (extr)carving vi ha impressionato?

textman ha detto...

Non ho mai provato nessuna delle due, ma direi che senz'altro sei anadato subito al sodo con le due tavole più rinomate nell'extreme carving. Swoard sono appositamente studiate per viaggiare inclinate a 90% (e oltre!). Coiler sono le preferite da Scott Firestone (quello del Carver's Almanac per intenderci), l'unico modo per vederle entrambe in azione, sarebbe andare ad un raduno...

snowloris ha detto...

per caso vi ho trovati sul sito,
tenetemi in contatto su quanto in futuro farete, sarei felice di partecipare a qualche raduno italiano.
saluti dalla germania, loris

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi!Sono ormai 10 anni che vado in tavola puro freeride amante dei boschi e in pista cerco sempre la perfetta conduzione di lamina.HO intenzione di iniziare a provare un hard visto non sempre le condizioni di powder.potreste per cortesia spiegarmi le differenze da una tavola(extr)carving e una da pura pista?

textman ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
textman ha detto...

Dunque, ce ne sono diverse. Innanzitutto per tavola da pista "pura" si intende una tavola da slalom speciale (SL) o gigante (GS), dunque una tavola più stretta (fino a 16 cm al centro, o meno) e particolarmente rigida. Le attrezzature di riferimento sono quelle usate dagli atleti di coppa del mondo nelle due discipline dello speciale e del gigante, l'equivalente per noi mortali sono le tavole tipo F2 e simili (se guardi nei siti dei costruttori qui a destra le troverai indicate come "race", "GS" o "SL"). Le tavole da carving tendono ad essere più larghe al centro, e con una minore rigidità torsionale (le trovi, nei siti degli stessi costruttori nelle categorie "carve", "freecarve", "carving"). I costruttori più specialistici sono Donek e Coiler, ma molti altri costruttori tra quelli segnalati qui a destra hanno tavole da carving in catalogo. L'extreme carving si svolge tutto attorno al sito omonimo, produzione di tavole compresa. Le tavole sono ancora più larghe al centro, e hanno uno speciale profilo di lamina che permette inclinazioni fino a 85-90° sulla neve. Fai conto che è come se la lamina, una volta portata a quelle inclinazioni si "agganciasse" alla superifice della neve, permettendo inclinazioni altrimenti molto difficili. Swoard è il nome delle tavole, www.extremcarving.com è il punto di riferimento, non solo per le tavole ma anche per la tecnica e i raduni nel mondo del carving estremo.

Anonimo ha detto...

Ciao Textman e agli altri snowboarders! Innanzitutto complimenti x il blog. Lo ammetto sono una "talpa", ovvero uno sciatore. Sono uno di quelli a cui piace parecchio la vera tecnica del "carving" ovvero mi diverto in pieghe estreme e quando posso abbandono le racchette per mettere le mani sulla neve :) Per farla breve, a Plan de Corones ho visto parecchi usare le tavole hardboot, alcuni con tavole molto strette (quasi simili ad un unico sci!) scarponi quasi in linea. Li ho trovati molto eleganti. A prima vista lo stile e il modo di bilanciarsi non è molto dissimile da uno sciatore che usi la tecnica carving all'estremo, ma non avendo mai provato potrei aver detto una stupidata! è possibile secondo voi che uno sciatore esperto possa apprendere la tecnica "snowboard carving" con gli attacchi hard senza passare dalla tecnica snowboard tradizionale? Grazie

textman ha detto...

Come molti sanno la tecnica e la parola "carving" nasce nello snowboard negli anni '90 ad opera di alcuni francesi. Poi vengono fatte proprie dallo sci, che cambia tecnica e attrezzature (guarda cosa combina Byggmark). In linea di massima non c'è nessuna necessità di transitare dallo snowboard "freestyle" per arrivare allo snowboard "carving". Anzi i puristi ti sconsiglierebbero dal farlo. L'unico motivo per il quale si potrebbe consigliare ad uno sciatore di iniziare a fare carving leggero su attrezzatura "soft" anziché "hard" è la maggiore facilità di equilibrio e di guida iniziale. In effetti il motivo per cui molti maestri sono concordi nel dire che è spesso più facile andare su una tavola partendo da zero, che non sapendo sciare sono i due automatismi destra-sinistra, avanti-indietro. Lo sciatore che passa alla tavola si ritrova all'inzio "imbrigliato" in uno schema geometrico cartesiano ruotato di 90° rispetto al suo. Per fare l'esempio nel caso lo sciatore fosse "goofy" (ovvero piede destro avanti): portare il peso in avanti significherebbe portarlo sul fianco destro. La curva a sinistra sarebbe in quel caso "frontside" quindi con peso avanti. Portare il peso indietro significherebbe portarlo sul fianco sinistro e la curva a destra sarebbe "backside" quindi con peso indietro. Ecco, gestire questa rivoluzione Copernicana con attacchi, scarponi e tavola rigida è obbiettivamente più difficile, e potrebbe scoraggiare. Del resto iniziare con attrezzatura totalmente soft porta verso tecniche molto distanti dal carving, e quindi anche una volta "ammortizzato" il passaggio dallo sci alla tavola resterebbe poi da ricominciare quasi da zero sull'attrezzatura hard. Essendosi per di più, a quel punto, abituati alla comodità delle "pantofole". Il mio parere è, per uno sciatore, iniziare subito con attrezzatura hard, magari non da slalom. E' un po' più difficile all'inizio, ma tutto ciò che si impara lo si conserva. Magari con una tavola freecarve, o una SL non troppo spinta (eviterei tavole da GS all'inizio). Ah proposito, per sapere se sei "regular" o "goofy" il metodo migliore che ho sentito è questo: prova a fare una scivolata in avanti sul pavimento, calze ai piedi. Se metti il destro avanti sei "goofy", altrimenti sei "regular".

Anonimo ha detto...

Buongiorno sono un nuovo iscritto e mi chiamo Edoardo, per 8 anni ho praticato lo snow-soft però, erano anni che ero affascinato dal mondo hard, quest'anno ho fatto il grande salto, ho comprato tavola (F2 - eliminator) e scarponi deelux (Track 325), il passo è stato non mi ha lasciato il benchè minimo rimpianto ma non è stato certo indolore, io sono goofy, e lo scarpone sinistro all'altezza della caviglia mi ha provocato una bella piaga, infatti tutte le volte che sono andato fuori (sono di Roma e vado spesso a fare i fine settimana a Roccaraso) ho potuto sciare solo il primo giorno, il secondo ho dovuto mollare per il dolore, potreste aiutarmi a capire quale possa essere il mio problema? io ho ipotizzato alcune cause:
1) Io porto 42 lo scarpone è 43;
2) La tavola non è prorpio una tavola hard;
3) sbaglio la tecnica;
Grazie mille

textman ha detto...

Edoardo, mi dispiace doppiamente. Primo perchè vieni dal soft e secondo perchè so che il passaggio non è facile. In primo luogo lo scarpone, ma più che lo scarpone la soletta non deve fare attrito di sfregamento sulla calza. E in questo caso il numero in più è sicuramente un problema. Devi capire se si tratta di una piaghetta da sfregamento, cosa molto probabile, o da stretta. Peraltro nel caso di neofiti è ababstanza comune fare più "forza" sullo scarpone e quindi portare al limite l'adattamento piede-scarpa. Questo perchè si tende a tentare di governare la tavola con le gambe e con i piedi. Mano a mano che si passa alla conduzione, gli "sforzi" richiesti a scarponi e piedi sono sempre minori. C'è anche un'altra possibilità, che riguarda la posizione sulla tavola e l'allineamento delle due gambe. Non ci sono regole assolute, ma se da fermo sul pavimento con la tavola attaccata ai piedi ti senti già "sconodo" è probabile che in discesa si svilupperanno problemi. Per sistemare al meglio la posizione è bene non avere differenze superiori ai 5-8° tra angolo dell'attacco posteriore e anteriore. Ma soprattutto può essere una questione di cant o lift. Ovvero di inclinazione longitudinale (cant) e sollevamento posteriore dell'attacco (lift). Per intenderci, se la sensazione da fermo è di ginocchia che "tirano" è necessario intervenire con degli gli spessori laterali (cant) per inclinare verso l'interno gli attacchi, e quindi avvicinare tra loro le ginocchia. Il lift è invece un'analogo spessore che serve a sollevare il tacco dello scarpone, anche in questo caso con beneficio della posizione e dell'allinemanto tra le ginocchia. Si tratta di due pezzetti di plastica in grado di risolvere la maggior parte dei problemi di postura. La sensazione di comodità è quella che dovrebbe governare la decisione.

Edoardo ha detto...

Grazie Mille

HARDCORE RIDER ha detto...

Ciao a tutti sono Luca, è da un pò che giro il web ma solo ora vi scopro e ne sono molto felice. Intanto volevo fare i complimenti per il blog, poi mi piacerebbe sapere se organizzate raduni, test e simili. Sono ormai una decina d'anni che pratico lo snowboard, ho iniziato subito con tavole boardercross (Santa Cruz TBX 161 e poi una fantastica Palmer Crown 164), ma da un paio di stagioni ho cominciato finalmente con l'hard (Silberpfeil 168) che ora governo con più che buoni risultati. All' inizio è stata dura, 3 curve e mi ha sparato letteralmente per aria, ma non bisogna arrendersi e alla fine sono riuscito a domarla e ora che ho capito il lato più puro e tecnico dello snowboard non penso ad altro, anche al lavoro e di notte. Insomma mi sono ammalato-hard e spero che altri, sempre di più lo siano per riportatre in alto l'arte del carving.

textman ha detto...

Ciao Rider, e benevenuto tra noi. Il blog nasce dall'impegno del sottoscritto di Milano e di Andrea di Vicenza. Non c'è dietro nessuna organizzazione e quindi non c'è, al momento, l'organizzazione di raduni. Mettiamo in condivisione le (poche) conoscenze sull'argomento a vantaggio di tutti noi. Se poi volessimo organizzare un raduno si tratterebbe solo di decidere un luogo e andarci. Siamo già abbastanza numerosi su questo blog per poterlo fare....

Anonimo ha detto...

ciao sono Alan e sono di ascoli piceno mi piacerebbe far parte della comunity, anche se probabilmente per la maggior parte di voi sarò un lattante poiché sono del 90" ed è solo da dicembre scorso(e in tutto ho messo la tavola ai piedi solo 4 domeniche) che grazie a mio zio, che pratica il carving a tempo perso da 18 anni circa, ho iniziato.Vi dirò sono entusiasta e mi complimento per il bolg poiché il carving nella mia citta è quasi un tabù e cercavo qualcosa e qualcuno per dialogare di qst sport che mi ha subito appassionato...email:rufy66@hotamil.it

textman ha detto...

Ciao Lupo '90, Grazie dei complimenti e della tua presenza su queste pagine, non ti preocupare dell'esperienza. Qui siamo tutti appassionati non professionisti, e quella del carving è una comunità molto amichevole, in cui anche i più bravi sono socievoli e gentili con tutti. Come dice Scott Firestone (Carver's Almanac) siamo talemnte ijn pochi, che quando vediamo sulle piste un carver, non possiamo fare a meno di fermarci, presentarci, fare due chiacchere e magari andare a bere qualcosa assieme. A presto (tra un po' si ricomincia...).

Anonimo ha detto...

Un saluto agli amici di carving italia da un hardbooter abbastanza anzianotto ma ancora "incallito"

La mia attrezzatura è cambiata abbastanza spesso negli ultimi tempi, attualmente posseggo una swoard 168H ultima generazione ed una Donek Freecarve I 179 olympic core più qualche altra tavola d'antiquariato ma utile alla bisogna.

Sono abbastanza spesso a fare qualche curva ad Ovindoli (Abruzzo) ed ovviamente quando la famiglia lo permette in diverse località alpine.

Ciao e bentrovati.

textman ha detto...

Ciao Gentleman, benvenuto a board (bell'attrezzatura) se mi mandi la tua e-mail ti teniamo aggiornato sui nostri eventi. Tieni in memoria la nostra home page....:-)

Anonimo ha detto...

Ciao Textman, ti ho appena inviato per mail il mio indirizzo... ;-))

A presto...

afasa01 ha detto...

Caro textman, sono hardbooter principiante (F2 Silberpfeil, F2 Race Titanium, Blax) e piacerebbe anche a me essere aggiornato circa eventuali eventi e raduni in Italia; ho visto per esempio che a Colere (BG) c'è fermento tra gli hardbooter. Ti mando il mio indirizzo email per gli aggiornamenti futuri (sono depresso al pensiero dal tempo che mi separa dalla prox stagione). Ti ringrazio fin d'ora per la Tua cortese attenzione, un saluto da Alessandro, hardbooter forever!

angelo ha detto...

cia ragazzi sono nuovo... complimenti per il blog...
attualmente ho una f2 silberpfeil ma sarei intenziona a cambiare attrezzatura,e cercavo qualcosa di più indicato per il caving puro sono indeciso tra:
-sword
-tropical tube
-virus
tutte modello extremecarving ovviamente
volevo sapere se qualcuno saprebbe consigliarmi quale è più indicata per il carving estremo e se c'è una effettiva differenza con la mia attuale silberpfeil o se la differnza è comunque minima visto che la silberpfeil è già comunque una buona tavola da carving...grazie

textman ha detto...

Le Swoard hanno il famoso profilo di lamina in grado di "tenere" anche con la tavola a 90° sulla neve (e oltre...!). Per le tropical tube c'è un lettore del blog (Seka.One) che ne sa di più, ma non saprei come raggiungerlo. Sulle Virus invece l'esperto in Italia è Alberto Fornasier.

angelo ha detto...

...ciaio...se a qualcuno interessa vendo una f2 silberpfeil 168cm modello 2010 usata una decina di volte fondo e lamine mai rifatte nemmeno un graffio e con le lamine ci tagli il salame...
vendo causa...''voglio una swoard''
in zona castione della presolana (BG) a € 450
tel 333-4852856

Anonimo ha detto...

Sono sul punto di cambiare tavola e sono indeciso tra una F2 SL Speedster 163 e una F2 Silberpfeil 168.
QUalcuno mi sa dire le difefrenze sostanziali ed un consiglio? tenendo conto che sono un Hard Rider di quasi 80 kg di medio livello, scendo da anni sono abbastanza sicuro ma con una tavola nuova so di poter ancora migliorare. Sono più affascinato dalal conduzione e dalle carvateben tirate, complete che non dalla velocità pura.
Poi un'altra cosa è che ho visto che la F2 mette 3 modelli di Silber..... qualcuno sa dirmi un pò le differenze e quale sia il modello 2009\10 argento??
A proposito di questa tavola , la F2 Silberpfeil mi chiedo come mai l'amico la sta vendendo così nuova e lo avviso che io l ho trovata in negozio On line a 450 euro ma nuova!
Saluti a tutti e teniamo in vita l Hard!
AGS

textman ha detto...

Ciao AGS,(sono l'autore di questo blog)
Anch'io appenderò presto al chiodo la mia Nitro Blazer per la mitologica F2 Silberpfeil e in passato ho avuto una Speedster RS, comuque diversa dalla SL, perchè più rigida essendo da slalom gigante puro o quasi. La differenza sostanziale tra SL e Silberpfeil è nella larghezza della tavola, che consente sulla Silberpfeil angoli di attacco meno esasperati soprattutto a chi porta scarponi del numero 43 e oltre. F2 è al top in entrambe le discipline, quindi ci si può fidare delle sue indicazioni, quando suggeriscono l'SL per lo slalom e la Silberpfeil per il carving.
Carving forever

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.
Sono AGS e prima di dire la mia devo fare alcune premesse:
1. se risulto anonimo è solo perchè mi devo iscrivere su Google con un nuovo account. Appena fatto risulterà -credo- anche la data giusta (ho scritto il 30 sett. 10, non in primavera ;) e sarà chiaro che non ho nulla da nascondere, anzi...
2. sono contento di questo Blog perchè vedo che forse qualcuno capisce quanto si può essere AFFAMATI di notizie, dettagli tecnici e consigli sia sulle tecniche e sugli attrezzi di quello che è probabilmente lo Snowboard più bello e tecnico del mondo, ma che sta scomparendo.
Io lo sono acora di più vivendo a Napoli -terra di mare e di grandi sciatori- ma dove quando parli dell Hard la maggior parte pensano ai film di RoccoSiffredi!
3. ringrazio Textman per la puntuale e veloce risposta :D

Detto ciò approfitto ancora di lui, perchè il mio acquisto è proprio questione di ore, non mi vorrei far sfuggire una delle rare occasioni che ho di prendere a buon prezzo una di queste due ottime tavole e gli chiedo ancora più nello specifico:
allora se ho capito bene lo SPEED SL è rigido e nervoso, permette di andare veloci e di fare carvate , diciamo, "accennate", come possono essere quelle tra i paletti. Mentre la SILBERP è meno rigida al centro, più docile, più adatta alla carvata classica, alle curve belle tonde(ha un raggio di curva stretto seppur parliamo di una 168 cm) e cmque abbastanza strette, però è meno stabile ad alte velocità. Giusto?
Concludendo io sono 185 cm, peso 80 kg, ho 44 di scarponi, sono spesso in piste strette e affollate e ho l ExtremeCarving in testa come l'emozione più intensa della terra, e quindi vorrei migliorare la mia tecnica nella carvata: insomma se il mio approfondire il discorso è servito, mi oriento NETTAMENTE per la SILBERPFEIL 168!?
Grazie della disponibilità e della pazienza.
Ragazzi aderite a questo Blog e sentite a me, MEGLIO POCHI MA BUONI! MEGLIO POCHI HARD E MOLTI SOFT. ;D
Antongiulio S.

textman ha detto...

Freccia d'argento e in bocca al lupo.

Anonimo ha detto...

E che FRECCIA D ARGENTO SIA!

Il destino vuole che l'abbia ordinata proprio stamattina, la ricerca è stata davvero difficile, persino sul web sono pochi i rivenditori di Hard.

Thanks per la solidarietà
Cmque terrò presente questo Blog, per chiacchierate e scambi di idee sulla ns comune passione.

Antongiulio

Scozzina Loris ha detto...

vendo silberpfeil 172 modello 2005 ma usata veramente poco circa 8-10 uscite.
tel 334-7377440 provincia di Gorizia

Scozzina Loris ha detto...

vendo silberpfeil 172 modello 2005 ma usata veramente poco circa 8-10 uscite.
tel 334-7377440 provincia di Gorizia

afasa01 ha detto...

Mi interessano solo un paio di attacchi, possibilmente F2, per caso li hai?

textman ha detto...

solo step in, sono questi http://carvingitalia.blogspot.com/2007/12/usato-dei-membri-della-community.html degli F2 snow pro step in metodo intec (per intenderci pistoni laterali sul tacco intec e cavo di sgancio all'interno dello scarpone, tra guscio e calzare).

Unknown ha detto...

Salve ragazzi , volevo segnalarvi che nessuno in questo blog ha segnalato la possibilità di carvare con i soft boots e precisamente con tavole da bordercross come F2 ELIMINATOR - KESSLER CROSS - OXESS.
Capita spesso di trovare hard booters che piegano molto meno di mè che utilizzo una kessler cross.
Questo appunto è solamente per aprire maggiormente il ventaglio di possibilità a chi piace carvare a tutto braccio

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, da un paio d'anni vado sulla tavola, non ho un grande livello, ma mi diverto molto.

Da poco visto che era in offerta ho preso una tavola da carving della mistral con scarponi morbidi e "attacco veloce"...

qualsiasi consiglio,dal posizionamento degli attacchi alla postura, sono ben accetti!

grazie
roberto

Anonimo ha detto...

Se a qualcuno possono interessare degli scarponi hard nuovi n° 38:

http://www.subito.it/sport/snowboard-hard-boots-blax-nuovi-lecco-35670886.htm?last=1&spoint=ar

Anonimo ha detto...

Ciao mi chiamo Marco, innanzitutto complimenti x il blog....vorrei cominciare con l'hard passando dal soft....mi interessa non tanto sfrecciare a 300 all'ora ma divertirmi carvando il più possibile, ho visto 2 tavole nidecker una freecarve black pro e una concept 54 raceboard, quale mi consigliate essendo alle prime armi? Sono tutt'e due 154/155 cm vanno bene x me che sono 168 x 60 kg?

textman ha detto...

ciao Marco, scusami dle ritardo con cui ti scrivo. In realtà la lunghezza della tavola non è particolarmnte significativa. nel caso delle tavole hard serve più che altro capire che tipo di attività vuoi fare: slalom, carvinmg, o extreme carving. La nidecker dìche tu dici è una tavola da carving classico, con un rapporto peso lunghezza corretto per te...

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Ciao a tutti ragazzi, oggi ho provato la mia prima tavola da carvin, che dire, ne voglio unaaaaaa., chiedo a voi dei consigli , per quanto riguarda il rapporto tra la mia altezza e quella della tavola, prenderei tutto usato per vedere se effettivamente può essere ciò che sto cercando dopo che faccio soft da un po', sono nelle vostre mani, la scimmia sulla mia schiena è ben ancorata..eheheh grazie ancora buona neve a tutti

textman ha detto...

Ciao Matteo, benvenuto nel gotha dello snowboard mondiale. Questa è solo una delle community, in questo momento non la più frequentata, poi ti darò altre indicazioni. Prima di tutto considera che tutte le marche di tavole che trovi qui a destra appartengono ad 3 grossi gruppi: extreme carving (sono quelli che si spanciano a terra, su internet troverai più informazioni) in buona sostanza tutta la community degli extremecarving e le tavole, se vuoi andare in quella direzione, sono solo le swoard, ma ci vorrà molta pratica prima di arrivare ai livelli che vedrai in quel comparto. Poi ci sono le tavole di serie, e qui non mi allargherei molto al di la di F2 ch fa una serie di tavole, dalle più semplici Speedster GT, alla serie Equipe, fino alle World Cup. Poi abbiamo le tavole da coppa del mondo vere e proprie (parliamo sempre di coppa del mondo di slalom naturalmente) fatte a mano in serie limitata per gli atleti, tra queste Sigi Grabner, e Kessler. Quindi prima di capire le misure devi scegliere tra extreme carving, carving da pista, e slalom rispettivamente e a quel punto fare un tour sui link di ebay qui a fianco per iniziare a farti un'idea di tavole e costi. Sui siti dei costruttori ci sono le indicazioni di lunghezza della tavola in base al tuo peso. Se invece vuoi davvero diventare un maniaco una lettura al Carver's Almanac di Scott Firestone può essere utile. Ma può anche confonderti molto le idee....in ultimo la community: oggi i carvers italiani si trovano su Carvers.it per il centro italia e attorno a Baz Snow Race per il Nord, poi c'è un gruppo FB per le orobie, ma non molto attivo in questo momento e si chiama Arditi delle Orobie. Se hai bisogno d'altro siamo qua. Benvenuto.

Anonimo ha detto...

In 8 ore mi sto facendo una cultura sul carving, che dire, bellissimo, ma ora sono molto più confuso di prima, ci sono vari parei discordanti in merito alla lunghezza della tavola rispetto alla propria altezza,sto optanto per una tavola da carving tradizionale per intenderci, vorrei trovare una tavola piuttosto semplice per imparare bene la tecnica, consigliano di aumentare di 10 cm in più rispetto alla tavola soft utilizzata normalmente, io sono 1,85mt quindi pensavo dai 170 a 175 cm di lunghezza, aiutooo sto impazzendo, appena chiarito questo dilemma vi chiederó consigli riguardanti gli attacchi. Grazie per la pazienza😁😁

Unknown ha detto...

Peccato..Vedo che da quasi un anno non scrive più nessuno..Cmq ci provo: 1.80 per 75kg e 44 di piede. Surfo dal '91 per 10 con una soft da freestyle e dal 2001 con una freeride soft bella tosta (Burton BMC 1,64).. Adesso vorrei sdoppiarmi prendendo una freestyle giocattolosa quando le condizioni di neve e traffico richiedono una tavola facile..E una frecarve per le prime ore della giornata quando le piste sono dei biliardia lucido e poco frequentate. Pensavo ad una speedster GTS 166 o una silberbfeil vantage 169. Scarponi upz ATB..Che ne dite?, Consigli soprattutto per lo snowboard grazie!!
A proposito..Non mi sono presentato..Mi chiamo Francesco e bazzico in Comelico/Pusteria

textman ha detto...

Ciao Francesco, come vedi rispondo sempre in fretta anche se passa tanto tempo tra un commento e l'altro. Il motivo epr cui non c'è più molta attività qua sopra è che siamo in pochi e il gruppo di Whatsapp degli Harditi Orobici è diventato un strumento migliore per tenersi in contatto. Se mi mandi una mail in privato ti faccio iscrivere. Per quanto riguarda la tua scelta ti posso dire che è stata anche la mia e alla fine tra GTS e Silberpfeil ho scelta la prima perché all'epoca c'erano 2 cm di larghezza in più che mi consentivano un angolo di attacchi un po' più largo avendo anch'io il 44. Ora non credo sia più così. Ma vedo che anche tra i miei colleghi orobici, la Silberpfeil non ha mai riscosso troppo successo. La GTS ti permette di impostare le curve in lamina, ma nello stesso tempo è abbastanza manovrabile se le condizioni di pista non sono ideali. Poi i miei colleghi sono passati direttamente all'Equipe se non addirittura alle WC o Sigi Grabner ma non è possibile evitare il passaggio più morbido della GTS o della Silber. Altra cosa è se interessa il carving estremo. In quel caso conviene iniziare fin da subito con la Swoard, ma è tutta un'altra tecnica.

Unknown ha detto...

Ti ringrazio sei stato gentilissimo! Poi ti mando un e mail per entrare nella chat degli harditi..Ho ancora un po' di domande da porre.

textman ha detto...

ok, ti preavviso che su Whatsapp il tono è più del tipo pacca sulle spalle, polenta e battutacce varie. Ma ogni tanto due considerazioni serie sul nostro sport sono comunque possibili e faranno piacere.

Unknown ha detto...

Nessun problema! Piuttosto non riesco a trovare la tua mail..

textman ha detto...

manda pure a textman (at) tiscali.it

Unknown ha detto...

Fatto. Grazie

Anonimo ha detto...

Ciao mi chiamo Massimiliano...ho letto i vari post perché sto cercando di capire un po' di più..faccio un breve riassunto per farti capire la mia evoluzione e dove vorrei arrivare..
Ho iniziato 20 anni fa da autodidatta con un catorcio..sono passato ad una burton da freeride che mi ha fatto impazzire perché non riuscivo a condurla..la buttavo in piega ma non riuscivo più ad alzarmi è cambiare direzione..poi ho provato una f2 speedster sl 158 e me ne sono innamorato..l'ho comprata e ce l'ho tuttora...solo che o per la neve non adatta o perché c'è troppa gente non riesco a sfruttarla e dopo 2 ore ho i piedi distrutti (scarponi upz e attacchi step in).cercando qualcosa che mi facesse carvare ma con scarponi soft sono finito su una k2 carve air con attacchi ride e scarponi burton driver x.
Ritengo di aver fatto un ottimo acquisto ma mi sembra che la tavola sia un pochino corta (154)e se aumento la velocità mi perde aderenza.stavo perciò valutando una misura circa 160 e il mio occhio cade sempre sulla f2 eliminator (non so bene quale delle 4 versioni sia più adatta a me) e guardando i forum invece vedo ovazioni per la swoard (la dual?) o la Kessler ma non le ho provate e non so che tipo di conduzione richiedano.
Io spero di non averti incasinato ma mi piacerebbe sentire una tua opinione...
Grazie mille
Ciao
Massimiliano

textman ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
textman ha detto...

Ciao Massimilano,
Iniziamo subito col dire per un buon carving l'accoppiata F2 tavola e attacchi + UPZ (o Deeleuxe) è un buon punto di partenza, l'altro ingrediente fondamentale sono le piste libere e possibilmente appena battute. Il che vuol spesso dire pronti alle 8:20 alla partenza della seggiovia e di questi tempi lasciar perdere il pomeriggio. La ricerca di tavole freeride o scarponi soft è il tentativo di sopperire a questi due ingredienti, per rimanere in pista un po' di più quando le condizioni della neve o di traffico non lo consentano. Ma è un compromesso, molti di noi hanno optato per due attrezzature (soft e hard) da usare con obiettivi e in condizioni diverse.
Il terzo ingrediente del carving è qualche consiglio tecnico in pista con gente che lo pratica da anni. Su questo, il blog non è sufficiente e noi dell'area Lombardia Orobie abbiamo un gruppo di Whatsapp frequentato da gente tecnicamente preparata che ha imparato con Cesare Pisoni (allenatore della nazionale) Rudy Galli e Georg Rabanser (massimi esperti del carving in italia). Il gruppo viene anche usato per le uscite sulla neve e - come sempre avviene su Whatsapp - per un po' di sana e goliardia. Se mi scrivi su textman (at) tiscali.it ti e mi mandi il tuo numero ti faccio aggiungere. A presto.

textman ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
textman ha detto...

Per tornare al commento tecnico, Massimiliano, nel nostro campo ci sono due discipline diametralmente opposte: tecnica classica (detta anche slalom, race o pista) e carving estremo.
Tavole, attacchi, scarponi e tecnica cambiano diametralmente dall'una all'altra quindi è fondamentale conoscerne le differenze e orientarsi fin da subito in una direzione o nell'altra.
Cominciando dalla seconda, l'extreme carving, sono quelli che si sdraiano letteralmente a terra, servono necessariamente tavole Swoard fatte apposta per questa tecnica dai francesi che l'anno inventata. La tecnica push-pull messa in atto in curva è - senza scendere troppo in dettagli - talmente diversa dalla tecnica classica - più o meno il contrario - da rendere quasi impossibile l'apprendimento di entrambe a buon livello. L'extreme carving è un mondo a sé, una comunità a sé, fatta da 200-300 persone che si ritrovano periodicamente tra Svizzera, Francia e Stati Uniti. Vedi extremecarving.com per farti un idea.
Lasciando da parte un attimo questa strada, per il carving in tecnica classica le tavole possono essere F2, SG, Kessler, Rabanser o altre tavole race e carving. Si tratta di tavole impiegate nella Coppa del Mondo di Slalom da usare per scendere in conduzione. Tecnicamente si tratta della conduzione totale o superconduzione in tecnica classica insegnata da Cesare Pisoni allenatore della nazionale e dagli altri maestri di snowboard carving. Per ciò che riguarda le attrezzature, più la tecnica è buona, le condizioni di neve e di traffico ideali e più ci si sposterà verso attrezzature più "rigide".
Per fare un esempio in casa F2 - che è forse la marca a cui attenersi all'inizio - si partirà da una GTS o SpeedsterX per poi passare alle Equipe e infine alle World Cup come dice la parola. Se a quel punto si vuole andare oltre si andrà su SG, Kessler o Rabanser magari con anima in Titanal e piastra sotto gli attacchi. Per gli attacchi non ci sono grosse alternative: Race Titanium con o senza step-in a seconda di quanta precisione si è disposti a sacrificare per non piegarsi ad agganciare gli attacchi ogni volta (gli atleti di slalom che hanno bisogno del controllo assoluto non usano mai gli step-in). Sugli scarponi il discorso è diverso. Se si vuole puntare alla conduzione vera, cioè al carving, i soft sono purtroppo da scartare. Ma non per questo si deve pensare di dover soffrire. Le marche di scarponi hard sono due Deeluxe (ex Raichle) e UPZ. Questi ultimi sono preferiti da molti atleti di Slalom per la maggiore precisione di controllo della tavola - soprattutto con i 5 ganci - e anche per il fatto di essere un po' più corti a parità di numero con i Deeluxe e quindi consentono angoli di attacco inferiori, a beneficio di nuovo della conduzione. I Deeleuxe possono invece offrire una calzata più comoda (sui 225 e sui 325) ottenuta ovviamente a scapito di una certa perdita di precisione rispetto agli UPZ. I 700 hanno rigidità simile agli UPZ ma una calzata diversa, più piatta. Una minoranza di atleti in Coppa del Mondo li usa è una questione di preferenza personale. Quindi in conclusione, la cosa più importante per chi arriva dal soft o dall'autodidattica, l'importante è decidersi fin da subito tra extreme carving e carving in tecnica classica e poi una volta presa la decisione, andare per gradi possibilmente insieme a qualche collega con cui confrontare sensazioni e impressioni. Per questo è meglio tenersi in contatto. A presto.

Davide ha detto...

Ciao, volevo sapere se il blog è ancora attivo per esporre la mia problematica.
Grazie
Davide

textman ha detto...

Ciao,

purtroppo il blog non è più molto attivo, anche a seguito della nascita di alcuni gruppi di whatsapp specializzati in questa disciplina.

Se vuoi puoi espormi la tua problematica direttamente o ti posso inviare alcuni riferimenti sul web e su whatsapp.

O tutt’e due.

Un saluto

Unknown ha detto...

Ciao, mi fa piacere sapere che uno degli amministratori del blog è vicentino. Io abito a Cornedo Vicentino, avrei molte domande da fare oltre magari imparare bene a non avere dolori lancinanti alla pianta del piede sx, o avere il fuoco quando arrivi in fondo alla pista!